Il successo del grunge, l’esplosione dell’hip hop, la diffusione della techno e la nascita del britpop: nei primi anni Novanta le nuove generazioni volevano cambiare il mondo. Non ce l’hanno fatta, ma hanno riscritto le regole della musica. Tutto questo viene raccontato con la consueta perizia da Luca De Gennaro, disc jockey, manager televisivo, conduttore radiofonico e giornalista musicale nel suo nuovo libro “Generazione Alternativa 1991-1995” (Rizzoli Rizard). Che cosa stava succedendo? Per De Gennaro le vecchie superstar conservavano il solito pubblico, ma facevano fatica a conquistarne di nuovo, perché in tutti i paesi stavano emergendo comunità di giovani ascoltatori, una Generazione Alternativa affascinata prima da grunge e hip hop, poi da techno e britpop: scene musicali indipendenti destinate a conquistare il mondo.